
Da sempre le batterie sono state utilizzate
per immagazzinare energia elettrica e renderla disponibile in un momento
diverso. Il primo utilizzo di impianti fotovoltaici è avvenuto con sistemi a
batteria in isola, cioè non connessi alla rete elettrica, ad esempio a servizio
di case di montagna, rifugi alpini, antenne di telecomunicazioni dove non c’era
di fatto altra modalità di produrre energia elettrica. Questi impianti potevano
quindi accumulare energia di giorno per metterla a disposizione di notte. Il grosso
limite era legato alla produzione massima del sistema, pari a quella che poteva
essere immagazzinata dalle batterie.
Lo sviluppo tecnologico ha
portato poi la trasformazione degli impianti fotovoltaici in impianti in
parallelo con la rete elettrica. In questo modo non c’era più il vincolo sulla
produzione massima dato dalla batteria (che non serviva più) ma il modulo
fotovoltaico poteva produrre sempre al massimo, 365 giorni all’anno. Questo
sistema ha permesso una crescita esponenziale del fotovoltaico, rendendo
economicamente vantaggiosa la produzione di energia elettrica dal sole.
Ormai da qualche anno il sistema di accumulo a batterie viene
proposto contestualmente al sistema fotovoltaico. Per sfruttare al meglio la
produzione di energia e soprattutto per utilizzarla non solo durante le ore di
sole ma anche in quelle notturne, si stanno continuamente evolvendo nuovi
sistemi a batteria, in grado di immagazzinare l’energia nel momento in cui la
produzione supera i consumi e prelevarla quando l’impianto non produce energia
per scarsa insolazione.
Il nostro primo impianto pilota
con batterie è stato installato nel 2014, oggi siamo installatori certificati dei sistemi
Tesla con Powerwall 1 (6,3 kWh) e Powerwall
2 (13,5 kWh) e dei sistemi Solaredge
con LG Chem- HVda (7 kWh o 10 kWh) con batterie al litio.
La batteria viene caricata quando
l’energia prodotta dal sole è maggiore rispetto al consumo dell’edificio e
viene scaricata quando è minore. Tale scambio è controllato da un contatore che
misura istantaneamente l’energia immessa e prelevata dalla rete, in modo da
comandare in modo preciso e puntuale la carica o la scarica.
Tutto il sistema è controllato via web attraverso una applicazione
che permette, non solo di controllare in ogni momento l’andamento, ma anche di
archiviare i dati storici dell’impianto. Questo permette di valutare lo stato
di funzionamento dell’intero sistema ed essere certi che l’investimento fatto
sia in piena produzione.
Installare un accumulo a batterie
è una scelta verso l’indipendenza energetica e può aumentare significativamente
l’autoconsumo, in modo da valorizzare la produzione dell’impianto e renderla
utilizzabile all’interno del proprio edificio, abitazione o sede lavorativa.
Oggi aggiungere un accumulo a
batteria ad un impianto già installato è non solo possibile, ma anche una vera opportunitÃ
da non perdere, essendo detraibile al
50% e ammortizzabile in tempi interessanti. La valutazione deve essere
fatta accuratamente e analizzando i dati di produzione dell’impianto
fotovoltaico e i dati di consumo del vostro sito.
A partire dall’analisi delle tue bollette
possiamo elaborare in modo preciso la proposta migliore per te.
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informazioni.